Cosa sono le Discipline Olistiche?
Com’è facile intendere, le discipline olistiche sono legate al concetto di “olismo”, che deriva dal greco olos, il cui significato è totalità, intero.
Secondo questa visione, l’individuo viene considerato nella sua globalità, come il prodotto/risultato di corpo, mente e ambiente.
Per rispondere in modo esaustivo a questa domanda è necessario prendere in considerazione i seguenti aspetti:
− le terapie olistiche
− l’operatore olistico o del benessere
− il riconoscimento della professione dell’operatore olistico in Italia
Contenuti dell'articolo
Terapia e discipline olistiche
Le terapie olistiche hanno lo scopo di aiutare la persona a ripristinare un sano equilibrio psicofisico orientando la ricerca della salute all’individuo nel suo insieme, stimolandolo ad un naturale processo di autoguarigione. L’approccio olistico è molto efficace nella prevenzione ed assume un ruolo fondamentale per coloro che vogliono abbandonare vecchie abitudini e motivarsi al cambiamento.
L’utilizzo di discipline olistiche può essere inoltre di grande utilità per rimuovere blocchi energetici ed emozionali, permettendo alla persona di riconquistare l’equilibrio naturale. L’Operatore del Benessere, in caso di malattie che richiedano l’ausilio di un medico, deve esortare il paziente a condurre gli accertamenti del caso. Qualora si presentino le opportunità e le condizioni, l’Operatore Olistico può affiancare e coadiuvare una terapia medica ufficiale, consentendo alla persona di rispondere meglio alla cura in corso.
L’approccio olistico è utile a tutti perché tutti abbiamo bisogno di rilassarci, così come tutti viviamo delle difficoltà: chiunque desidera stare bene fisicamente ed interiormente.
E’ dunque l’ideale per coloro che vogliono avviare una trasformazione nella propria vita e superare un momento difficile. Nella socialità, l’approccio olistico consente di imparare a gestire i rapporti con le altre persone, di migliorare la propria autostima e di raggiungere obiettivi prefissati. Da un punto di vista spirituale può facilitare il raggiungimento di armonia e di pace interiore, necessarie per una vita globalmente sana.
Operatore olistico o del benessere
In Italia la professione di Operatore delle Discipline Olistiche e Bio-Naturali non è ancora riconosciuta dalle Istituzioni, poiché la sua figura non è al momento regolamentata da una legge che ne riconosca la formazione, gli ambiti di azione e ne delimiti i confini.
Il campo delle Discipline Olistiche è un settore, ad oggi, non regolamentato.
Tuttavia è assolutamente possibile, per quanti seguono programmi formativi, praticare le attività olistiche in piena legittimità. Il diritto di operare professionalmente è garantito dalla Costituzione Italiana e dal Codice Civile.
L’Operatore Olistico si occupa di preservare l’ottimale stato di benessere psico-fisico della persona, di prendersene cura in senso globale, di sollecitarne le risorse di cui è dotata.
Qualora l’utente si rivolga all’Operatore Olistico in presenza di una condizione di patologia e dichiari magari di essere in terapia si deve avere la coscienza e l’accortezza di verificare bene se il servizio olistico può essere prestato, a supporto dell’azione medica in atto, ed in armonia con il terapeuta ‘ufficiale’, oppure se è preferibile, in un’ottica di tutela e rispetto della persona, non trattare in alcun modo la persona stessa.
L’Operatore Olistico deve assicurarsi che nel rapporto tra terapeuta e soggetto assistito ogni possibile equivoco venga eliminato in modo palese. E’ necessario quindi che nel suo studio, sotto una forma idonea, venga espressa chiaramente al cliente la nozione che lui non si trova in uno studio medico e che non verranno attuati interventi di tipo medico. La cosa migliore è quella di porre il cliente nella posizione di esprimere un suo consenso informato.
Riconoscimento della professione dell’operatore olistico in Italia
Abbiamo dedicato alla certificazione dell’Operatore Olistico un articolo, che potete leggere qui.
Il 10 febbraio 2013 è entrata in vigore la legge che fornisce “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.
La legge 4/2013 si pone l’obiettivo di organizzare le professioni non regolamentate attraverso la costituzione di associazioni professionali (o albi).
Le aspiranti associazioni professionali, per essere riconosciute come tali, devono rispondere ai requisiti richiesti dalla legge stessa. L’elenco delle associazioni professionali che rispondono a detti requisiti è pubblicato sul sito del Ministero delle Sviluppo Economico.
Dal punto di vista professionale la legge, di fatto, consente di fare quello che già precedentemente si poteva fare. Uno degli aspetti positivi dei quali si fa promotrice è quello della salvaguardia dell’utenza. Peraltro le professioni non organizzate in ordini e collegi sono sì disciplinate e regolamentate dalla legge, ma non sono comunque riconosciute.
La legge 4/2013 non obbliga il professionista all’iscrizione ad Associazioni di Categoria Professionali o a enti come la UNI. Tuttavia il fatto che l’operatore si sottoponga a esami e verifiche rappresenta per l’utente una maggiore garanzia di competenza.
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