
Benessere e malessere secondo le DBN
Per definire il benessere dovremmo essere in grado di definire “l’essere”, cioè la vita.
Dal momento che questa è un’impresa già tentata da filosofie e religioni, si potrebbe chiudere qui la dissertazione.
Tuttavia potremmo citare Cartesio: “penso, dunque sono”, è anche vero che “sono, dunque penso”, e se penso, voglio anche capire cos’è “l’essere” e capire cos’è “il benessere”.
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Bisogni ed equilibrio
I bisogni sono soggettivi, perché sono diversi da un individuo all’altro: sono legati al tempo e allo spazio di ognuno, alla sua storia, alla famiglia, alla cultura; così ognuno ha il proprio modo di essere e di percepire il bisogno.
L’essere umano materializza questi bisogni nel tendere alla realizzazione di qualcosa, nella identificazione di un complemento oggetto, di qualsiasi natura (materiale o immateriale), che possa rappresentarli. In ogni caso, cerca di circoscrivere il bisogno a qualcosa di percepibile con gli unici mezzi che possiede, cioè i sensi.
Solo attraverso i sensi e, conseguentemente, grazie all’attività cerebrale, l’individuo riesce a percepire il mondo: la percezione è perciò legata a ciò che è fisico.
Anche considerando le influenze divine, esse passerebbero comunque attraverso effetti di tipo biologico: influirebbero perciò, in modo positivo o negativo, sul nostro equilibrio psico-fisico e nella conseguente scelta d’azione.
Questo equilibrio è la risultante di una serie di processi fisico-chimici che avvengono nel nostro organismo e che tendono a integrarsi vicendevolmente per “costruire” all’inizio della vita, per “ricostruire” quando ci sia stato un danno e per “mantenere” durante tutto il corso della vita.
Anima, spirito, individuo e società
Ecco il lavoro delle DBN: essere ponte tra l’individuo e la società che cambia, che muta a un ritmo nuovo che chiede prestazioni adeguate.
Insomma, occorre sentire lo Spirito in forme rinnovate, il Vento del nuovo millennio, bisogna saper guardare avanti, integrare tecnologia e filosofia.
D’altra parte il termine anima, che ha un significato universale, è la forma femminile di animus (spirito) e, come questo, coniugata etimologicamente al greco anemos (gr. – vento). Principio della vita in ogni essere organizzato, quella parte di noi stessi che pensa e delibera e che gli uomini non seppero meglio esprimere se non ricorrendo all’idea di soffio, di aura, di vento che si avverte ma non si vede.
Il termine animus si traduce con la parola “vento”, “soffio”, se non che alla voce latina rimase solo il significato spirituale. Anche il latino spiritus ebbe prima il senso di soffio e successivamente di anima. Lo spirito dell’uomo, in quanto dotato di intelletto o mente e quindi pensiero, ragione, intenzione, proponimento e coraggio.
Stare bene con noi stessi e con gli altri
Nella sua complessità l’essere umano “psico-biologico” implica la facoltà di trasmettere i risultati del proprio metabolismo psichico, cioè il pensiero: ne consegue la necessità di confrontarsi con i propri simili, per potersi scambiare elementi di equilibrio e di crescita. E’ uno dei principali bisogni dell’uomo: quello di socializzare attraverso manifestazioni di simpatia, solidarietà, comunione d’intenti, affetto.
L’equilibrio psico-biologico dipende quindi soprattutto dal raggiungimento di un equilibrio fra i nostri bisogni e quelli degli altri: benessere è stare bene con noi stessi e con gli altri.
Benessere vs malessere
Ecco il compito delle Discipline del Benssere, le DBN: sostenere il benessere.
Per definire il malessere possiamo citare l’OMS, che ha indicato la depressione come una delle epidemie del terzo millennio. In sostanza la tristezza è una forma di malessere e il malessere è una porta d’ingresso della malattia: letteralmente malessere significa “sensazione di non star bene”, con noi stessi e con gli altri.
Il nostro corpo è fatto di cellule messe insieme a costituire gli organi e questi sono messi insieme a costituire una macchina complessa e misteriosa, che funziona grazie a numerosi meccanismi di comunicazione fra cervello, ghiandole e le stesse cellule.
La comunicazione avviene attraverso una fitta rete di terminazioni nervose, che partono dalla stazione centrale, il cervello, e da numerose sostanze, gli ormoni, che regolano il funzionamento di tutti gli organi.
Il cervello, i nervi e le terminazioni nervose rappresentano il “sistema nervoso”, mentre le ghiandole con i loro prodotti ormonali rappresentano “il sistema endocrino”. Da sempre si è pensato che questi due sistemi fossero fra loro separati, sia dal punto di vista anatomico sia da quello funzionale: in realtà così non è, perché i due sistemi hanno una comune origine evoluzionistica.
Nella filogenesi discendono, cioè, da uno stesso organo e questa sostanziale identità e antica sovrapposizione spiegano l’insieme di fenomeni integrati fra sistema nervoso e sistema endocrino: in ultima analisi spiegano come tutti i segnali ambientali, passando dal cervello, arrivino alle cellule dell’organismo con la mediazione del sistema endocrino.
Ne consegue che le nostre funzioni vitali sono continuamente influenzate da questo equilibrio fra sistema endocrino e nervoso: ogni turbamento di questo equilibrio genera in noi lo stato di malessere.
Ecco allora il compito delle nuove DBN: operare per eliminare le cause del malessere.
Orango Riso
Guaritore spirituale, Consiglio Direttivo Conacreis